L'ISTITUTO INFORMA
21 Febbraio 2025
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Settimana Sociale 2025: si parla di scuola buona

Con il coinvolgimento degli studenti del Collegio Balbi e dell’Istituto Casagrande

 

In un Teatro Careni gremito, mercoledì 19 Febbraio, dal palco, sono risuonate tante idee e proposte su “ciò che è buona scuola” a partire dall’assunto I Care di don Lorenzo Milani. A parlare sono stati innanzitutto i ragazzi: studenti di terza media del Collegio Balbi Valier e studenti delle classi superiori dell’Istituto M. Casagrande. Dopo aver assistito allo spettacolo Cara professoressa (adattamento teatrale di Lettera a una professoressa di don Milani), in classe, insegnanti e studenti, si sono interrogati, approfondendo con letture e ricerche temi caldi per la scuola oggi.

 

Le classi 3A e 3B della Secondaria di primo grado del Balbi-Valier si sono concentrate sull’educazione civica, chiedendosi se questa disciplina sia sempre esistita oppure se qualcuno a un certo punto abbia fatto in modo che nella scuola italiana se ne cominciasse a parlare, e perché.

Lasciandosi provocare dalla frase di don Milani “l’obbedienza non è più una virtù” sono nate delle riflessioni importanti, che i ragazzi hanno condiviso sul palco mercoledì sera, sottolineando l’importanza dell’obiezione di coscienza e della responsabilità personale («ognuno è responsabile nel suo piccolo dei problemi più grandi»).

Gli studenti del Collegio si sono poi incontrati con la classe 5C del Liceo delle Scienze Umane del Casagrande: utilizzando la metodologia della “philosophy for children”, si sono approfondite questioni o meglio si sono sollevate domande cruciali sul senso e sulla bontà delle leggi e sul significato di “buon cittadino”.

 

«Per noi è stata un’esperienza di orientamento e di curriculum verticale, dove si mettono insieme le competenze e le abilità di studenti di età diverse – afferma Fanny Mion, preside del Collegio, che ha seguito i ragazzi nell’attività didattico-educativa, e aggiunge: – Poter ragionare su tematiche che riguardano l’educazione civica a scuola per dei ragazzi di terza media è stata un’occasione importante»

 

Tutte le riflessioni degli studenti e le loro proposte concrete per migliorare la scuola sono state raccolte in un opuscolo, risultato di un lavoro di studio e di ricerca poliedrico, che interroga la scuola, la politica e il futuro della comunità tutta.

I ragazzi si sono resi così protagonisti del secondo appuntamento della Settimana Sociale diocesana sul tema “Le sfide della scuola” per “Una comunità che educa e si prende cura”.

A seguire, gli interventi dei relatori – Barbara Baffetti, filosofa dell’educazione, e don Maurizio Girolami, preside della Facoltà Teologica del Triveneto – non hanno potuto che riprendere e rilanciare i bisogni che sono emersi dagli stessi ragazzi, a cui la scuola è chiamata a rispondere, in quell’atteggiamento di cura che pone sempre e comunque l’allievo al centro.

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